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I primi passi nel sistema Kaizen

By Agosto 3, 2020No Comments

I bambini capiscono da soli, intuitivamente, che il mondo in cui sono nati non è un luogo facile e benedetto.” Hayao Miyazaki

Nelle scuole giapponesi non esiste personale di pulizia addetto alle pulizie interne: la pulizia delle aule, dei corridoi e degli ambienti comuni è affidata agli studenti ed i professori stessi.

L’intento è quello di sensibilizzare i soggetti, fin da piccoli, a tenere pulito il proprio ambiente di lavoro e di studio, ed a considerarlo come qualcosa di proprio di cui avere cura.

Non esiste un’età per cominciare a fare le pulizie: infatti, in molti istituti si comincia fin dal primo anno di scuola. In altri, le aule degli studenti del primo anno vengono pulite da quelli del sesto.

Molte volte la nazione si è interrogata sul tema delle pulizie, pensando di adottare squadre di operai anche per le pulizie interne, e non solo per la cura degli esterni; ma per ora si è deciso di mantenere questa tradizione e lasciare che se ne occupino gli studenti.

Le pulizie sono infatti considerate come una parte fondamentale dell’educazione dell’alunno, che deve imparare non solo a pulire ma soprattutto a rispettare l’ambiente comune.

La funzione didattica di questo tipo di attività è molteplice e variegata.

Pulire le aule insieme, esperienza che in Italia è stata sperimentata solo negli istituti di matrice montessoriana, serve innanzitutto a creare coesione e spirito di collaborazione tra gli alunni. Ma soprattutto, prendersi cura dell’ambiente in cui si vive ogni giorno è un modo per instillare nei discenti e per consolidare nei docenti il rispetto per la scuola, intesa non solo come contenitore, ma anche come contenuto.

Nello stesso spirito, è anche vietato sprecare il cibo: chi non vuole mangiare tutto, prima di iniziare il pranzo deve riconsegnare la parte del cibo che non intende consumare.

L’educazione alla pulizia, sia personale sia dei luoghi collettivi, viene impartita dal sistema scolastico giapponese fin dai primi giorni in cui il bambino entra in contatto con l’istituzione. Così finisce per diventare una seconda natura, non un noioso e pesante obbligo: un aspetto della vita che diventa coinvolgente anche per chi non è abituato a farlo.

Dato che la scuola rappresenta un addestramento di vita per i cittadini di domani, imparare a prendersi cura dei propri spazi sin da piccoli vuol dire diventare persone attente all’ambiente da grandi.

McService

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