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Introduzione alla filosofia del sistema Kaizen.

By Luglio 13, 2020No Comments

“Ogni realtà sociale è, per prima cosa, spazio” (Immanuel Maurice Wallerstein)

L’ambiente è soggetto alle azioni umane. Nello studio delle società umane e di ogni loro prodotto è fondamentale il concetto di autopoiesi, per cui gli enti si fanno da sé. Se consideriamo la società umana come autopoietica, diventa tale anche lo stesso ambiente circostante, poiché come tale deve essere considerato se soggetto ad antropizzazione.

C’è uno scambio dialettico continuo tra cultura e ambiente, se nell’adattarsi la cultura trasforma il paesaggio circostante, e se successivamente deve di nuovo rispondere ai mutamenti che essa stessa ha provocato.

Questo scambio è il principale oggetto di studio dell’antropologia del paesaggio, la quale include non solo l’ambiente esterno, ma anche gli spazi interni, domestici o di lavoro, intesi come costruzione sulla quale si proietta una densa rete di relazioni.

Ciò che risulta analizzato è il modo in cui una data società legge, percepisce, interpreta e interiorizza il suo spazio, e come il mondo esterno è individuato fisicamente, socialmente, psicologicamente; sia a livello individuale, sia collettivo.

È nota da tempo la capacità dell’uomo di adattare il paesaggio alle proprie esigenze; tuttavia, fin dai primi insediamenti, allo stesso modo anche l’uomo si dovette adattare al paesaggio. “Gli spazi agiscono sulle persone, perché le persone agiscono in essi”.

È un processo dinamico di adattamento reciproco. La comunità innesta un meccanismo di assestamento dell’ambiente d’insediamento alle proprie necessità; l’ambiente trasformandosi va poi a influire sulle stesse esigenze e pratiche messe in atto dalla comunità, le quali andranno a modificarsi e a trasformare nuovamente il paesaggio, in un ciclo costante.

Nei prossimi interventi, andremo ad approfondire un caso esemplare di approccio antropico nei confronti dello spazio, che conduce di conseguenza ad un mutamento del comportamento umano: quello del Giappone, paese geograficamente e storicamente indotto a gestire ed ottimizzare uno spazio limitato.

Il Giappone è una lezione di umiltà storica, ed allo stesso tempo un potente rilevatore focalizzato sui meccanismi reconditi dell’uomo e delle sue civiltà. Osservando il Giappone, non solo si può imparare a conoscere una parte del mondo o una cultura a noi poco familiari, ma soprattutto si può apprendere anche qualcosa su noi stessi.

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